Ti svelo il trucco per capire se un vino è buono anche se non sei un esperto

Vuoi capire se un vino è buono anche senza essere un esperto: ecco i trucchi che puoi usare (e sembrerai un sommelier).

Quante volte quando al ristorante ordiniamo il vino, fingiamo di capirci qualcosa ma in realtà accettiamo semplicemente quello che ci portano a tavola i camerieri? Lo stesso quando al supermercato ci ostiniamo a comprare un vino che ci sembra buono ma magari lo compriamo semplicemente perché costa poco.

Versare vino rosso dalla bottiglia nel calice
Ti svelo il trucco per capire se un vino è buono anche se non sei un esperto – matusel.it

Al gusto ci sembrano tutti uguali, proprio perché non siamo esperti. Eppure ci sono diversi trucchi per capire se un vino è davvero buono e sembreremo dei sommelier quando anche in compagnia di amici, elencheremo tutti i fattori che determinano se un prodotto è di qualità.

Il trucco per capire se un vino è buono: ecco cosa considerare

Per capire se un vino è buono, possiamo considerare diversi fattori oggettivi e soggettivi. Alcuni sono infatti legati anche al proprio gusto personale. Ma, proprio come fanno gli esperti, ecco i fattori a cui dovremmo prestare attenzione per capire se un vino è buono.

Uomo annusa vino nel calice
Il trucco per capire se un vino è buono: ecco cosa considerare – matusel.it

Innanzitutto dobbiamo guardare il vino, quindi fare una valutazione visiva: il colore deve essere limpido e brillante (non torbido). Per i rossi, il colore può andare dal rubino intenso per i vini giovani ed essere più granato se si tratta di vini invecchiati. Per quanto riguarda i bianchi, invece, sono paglierini se giovani e color oro i più maturi. Valuteremo anche la consistenza semplicemente ruotando il bicchiere.

Se si formano degli archetti o “lacrime” sulle pareti, può indicare una buona struttura o alcolicità. Passeremo alla seconda valutazione, ovvero quella olfattiva. Annusando il vino dovrebbero avvertirsi profumi puliti e intensi. I vini di qualità hanno aromi fruttati, floreali, speziati o tostati (in base al tipo e all’invecchiamento). Meglio invece evitare i vini che odorano di tappo (di cartono bagnato), acetico o muffa. Ed infine, effettueremo la valutazione del gusto che dovrebbe essere bilanciata in dolcezza, acidità, tannini (nei rossi) e alcol.

Dopo aver deglutito, occorre notare quanto tempo rimane il sapore in bocca: se a lungo, è segno di qualità. Infine, i sapori devono essere piacevoli e coerenti con gli aromi percepiti al naso. Queste sono tutte le valutazioni che possiamo fare per capire se un vino è buono, anche non essendo degli esperti. Ma importanza ha anche l’etichetta riportata sulla bottiglia di vino.

Qui dobbiamo concentrarci su denominazione (DOC, DOCG (Italia) o AOC (Francia) rispettano regole di qualità specifiche), annata, zona di produzione. Conoscere il produttore o la cantina può anche aiutare a capire il livello di cura nella produzione. Quindi, tenendo conto di tutti questi fattori, potremo capire se un vino è buono ma di fatto ciò che è importante è soprattutto il nostro gusto personale. Se quel vino, bevendolo, ci soddisfa, allora è sicuramente di qualità per noi.

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